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Terezin, 17-21 Aprile 2012
Gli studenti e l'ANPI di Limbiate raccontano Terezin




Dal 17 al 21 Aprile, una nutrita delegazione limbiatese ha partecipato al “Viaggio di Studio nella Repubblica Ceca”.
Vi hanno preso parte ben 70 persone:
23 studenti dell'ITC “Elsa Morante”, 24 studenti delle Scuole medie “L. da Vinci”, “G. Verga” e “A. Gramsci”, 4 docenti e 19 cittadini.
L' Amministrazione comunale era rappresentata dall'Assessore Massimo Cosentino,
a guidare la comitiva, il Presidente dell'ANPI, Rosario Traina.

L'organizzazione è stata curata dalla "Fabello Viaggi", agenzia specializzata proprio nel settore Viaggi della Memoria.
Il gruppo ha potuto visitare a lungo la città di Praga, i suoi monumenti, le piazze, la Sinagoga e il Museo ebraico, ma cuore e anima del Viaggio è stata la giornata trascorsa nella Fortezza di Terezin, trasformata dai nazisti in campo di concentramento.
Il bilancio del Viaggio è stato fatto, nel corso di una conferenza stampa, a qualche giorno dal ritorno. A introdurla, il presidente dell'ANPI, Rosario Traina che si è soffermato sul bilancio economico, quest'anno particolarmente significativo:
“Il costo del viaggio era di 390 euro pro-capite (gli adulti, infatti, hanno pagato la quota intera), per facilitare la partecipazione degli studenti e abbattere i costi del 50% il Comune ha investito 6.000 euro, significativo anche l'aiuto dell'Associazione Artigiani, ma quella più toccante è stata l'offerta di un privato cittadino, il pensionato ex partigiano Carlo Mantica, a fronte del rifiuto del Carrefour a volere sponsorizzare l'iniziativa e dei ritardi della Provincia, ha messo di tasca sua ben 2.500 euro.
Segno- ha sottolineato Traina- che i cittadini, le Istituzioni e gli artigiani locali hanno maggiore sensibilità rispetto a chi, da fuori, viene a “fare cassa” a Limbiate e poi non lascia nulla di civilmente significativo nel territorio”.
Da parte sua, l'Assessore Massimo Cosentino ha confermato il massimo impegno dell'Amministrazione comunale a voler investire sulla Memoria anche nei prossimi anni, pur nelle ristrettezze dei bilanci.
Soddisfatti anche i prof. Luisa Quinci, pronente nella Scuola media del progetto “Non perdiamo la Memoria” e il prof. Calogero Matteliano, rimasto molto colpito dal comportamento esemplare tenuto dagli alunni durante la visita a Terezin:
“Anche quelli che passano per studenti particolarmente vivaci, difronte ai luoghi del Lager hanno mostrato grande serità di comportamento e consapevolezza dell'importanza del luogo che stavano visitando”.

Impressioni condivise anche dalla Preside del “Morante”, Michela Vaccaro.
Molti gli studenti delle medie intervenuti alla Conferenza stampa, assieme ai loro genitori ed una rappresentanza del Consiglio d'Istituto con la Presidente Sonia Loda.

Particolarmente significativa la testimonianza della studentessa Fatiha Quaratino della 3F “Verga” :
“Le piccole valigie esposte nella teca del Museo ebraico di Praga, mi hanno fatto capire che la vita è un viaggio che, quei bambini, avevano appena intrapreso e subito interrotto per colpa di qualcuno che aveva deciso al posto loro.
Quel passato ci insegna che fare del male al prossimo significa fare del male a noi stessi.
Quando sarò anziana potrò raccontare a tutti questa esperienza e questo insegnamento”.

Loris Desiderio della 3A “L. da Vinci” ,
“Varcando quei cancelli e calpestando quei viali ho pensato a quanti, meno fortunati di me, non li avrebbero riattraversati per tornare a casa e non sono riuscito a trattenere le lacrime”.

Lucrezia Berini della 3B “A. Gramsci”:
Visitare un luogo della memoria penso sia il modo migliore per avvicinarsi il più possibile alla realtà dell'epoca; ciò che è scritto sui libri non può darti le stesse emozioni come calpestare lo stesso terreno, respirare la stessa aria, essere colpiti dallo stesso sole di migliaia di innocenti che sono morti”.

Lorenzo Ghiringhelli della 2 A dell'ITC “Morante” è un po' un veterano dei Viaggi della Memoria, ha cominciato a frequentarli quando era ancora studente di Scuola media “Verga” e, da allora, non ne ha perso uno:
“Ogni volta si rinnova lo stesso sgomento e la stessa angosciante domanda sul perchè di taluni comportamenti degli uomini”.

Durante la visita al campo di Terezin, i ragazzi hanno disseminato lungo quei tristi luoghi, decine di farfalle simbolo della Libertà tanto desiderata da quei bambini deportati e raccolto un po' di “terra e sassi di Terezin” come testimonianza della loro visita.
In conclusione la prof. Quinci, non volendo nulla aggiungere alle toccanti testimonianze dei ragazzi, ha però ribadito la volontà di voler continuare ad impegnarsi su questo Progetto che, sempre più, si va caratterizzando come uno degli eventi cittadini di maggiore rilievo.

( a cura dell'ANPI di Limbiate)